Villa di Maser

Il progetto di restauro del parco e dei suoi diversi ambiti ha come obiettivo quello di restituire leggibilità ed evidenza alle relazioni che tengono insieme le varie parti che costituiscono il giardino così composto: lo spazio a prato fino alla strada pubblica, il giardino delle rose, il boschetto retrostante il ninfeo, il giardino segreto ritagliato tra l’edificio principale e il colle, il giardino già degli agrumi e il brolo a est. La storia si è stratificata nel luogo ed ha sovrapposto vari interventi: a partire da quello palladiano, la sistemazione settecentesca, gli interventi del XIX secolo (quando nel 1850 la proprietà risultava della famiglia Giacomelli) fino ad arrivare agli interventi degli anni Trenta del Novecento, quando la nuova proprietaria, Marina Volpi, e l’architetto lombardo Tomaso Buzzi ridisegnarono alcuni ambiti strategici. In quell’occasione venne effettuata un’operazione di semplificazione degli elementi che nell’Ottocento avevano contaminato il disegno originario. La componente vegetale è già documentata nel catasto napoleonico che, ad esempio, assegna agli agrumi lo spazio a ovest davanti l’attuale serra, realizzata dopo il 1808. Questo giardino, detto appunto “della serra”, era definito su tre lati da spalliere, e affiancava ai fiori la coltivazione di aranci, limoni e cedri. Era quasi un giardino segreto, cinto da mura con un accesso specifico dotato di cancello sia dalla villa che dalla campagna, come peraltro era in voga nei maggiori giardini della Roma del Cinquecento: da villa Medici, a villa Borghese, agli Orti farnesiani. A sud del Giardino Degli Agrumi si trovava un orto a emiciclo, mentre sul colle erano presenti frutti, terreni a prativo e arativo, alberi etc. Un’incisione e alcune foto di fine Ottocento mostrano già i due cipressi in asse con il ninfeo. Il boschetto è oggi di sempreverdi quali cipressi, cedri e lecci, e di spoglianti quali faggi, sughere, liriodendri e querce. L’intervento sui diversi ambiti privilegia la componente vegetale, reintroduce antiche cultivar di alberi, arbusti e fiori, e opera sulle architetture vegetali quali la carpinata e la galleria presente nel brolo, che diventerà di rose e uva. La cura di tutta la componente vegetale renderà accessibili e visitabili i diversi ambiti del complesso. Giardini e Parco, com’è oggi e come sarà Il Progetto viene realizzato grazie ai fondi dell’ Unione Europea, Next Generation EU. Collezione di Limoni Hemerocallis spp. Iris spp. Matricaria chamomilla Letti caldi di piante officinali e fiori Giardino della serra Giardino della magnolia

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